In un’epoca in cui “l’ambiente” non è una battaglia di destra o di sinistra ma uno slogan che tutti nominano e nessuno mette in pratica, volevo dire una cosa ai teenager, ma siccome non ne frequento nessuno, la scrivo qui.
E no, non mi rivolgo ai “giovani di sinistra” o ai “ventenni sensibili all’ambiente”: mi rivolgo a chiunque abbia intenzione di vivere più di altri 20 o 25 anni.
Non importa quanti anni tu abbia, quali siano le tue posizioni politiche o sul clima: se hai la possibilità di vivere oltre il 2045, probabilmente ne hai anche l’intenzione, quindi sto parlando a te.
Non farti illusioni
Se ti informi un minimo, la prima cosa che ti sto per dire la sai già: tutti i dati indicano che il pianeta è in rapida discesa verso una condizione in cui non sarà vivibile: questo potrebbe accadere molto presto, comunque probabilmente entro il corso della tua vita.
Allo stato attuale delle cose non avrai un’età adulta serena, probabilmente non avrai la possibilità di arrivare alla vecchiaia, o se ci arriverai sarà in condizioni di disagio tali da non volere, forse non potere sopravvivere.
Sarà troppo caldo, sarà troppo freddo, mancherà l’acqua e forse il cibo, le condizioni meteo saranno così estreme da essere quasi intollerabili, le migrazioni umane talmente vaste da creare uno stato permanente di guerra civile. L’economia e le casse dello Stato saranno devastate dai danni ambientali, quindi forse non avrai neanche una pensione.
Nessuno farà nulla per te
La seconda cosa che devi sapere è che nessuno sta facendo e farà nulla perché tu possa vivere una vita completa. Io non sto facendo quasi nulla. I tuoi genitori, i tuoi prof, il tuo parroco neanche, anche se non lo ammettono.
Gli adulti non faranno nulla per te, la politica non farà nulla per te: la generazione dei tuoi genitori, dei tuoi nonni, dei tuoi fratelli maggiori, la tua stessa generazione: nessuno di noi sta facendo niente. Forse non siamo neanche capaci di cambiare i comportamenti a cui siamo abituati; sicuramente non abbiamo intenzione di farlo.
La politica ti dice che ci sta lavorando ma non è vero. Tutti gli altri (la religione, la filosofia, la scienza) fanno spallucce. La tecnologia ti dice che non te ne devi preoccupare perché risolverà il problema, ma non te lo può garantire: ti chiede di scommettere sulla tua vita.
Se vuoi che cambi qualcosa, devi farlo tu.
Cosa puoi fare
Il problema non è solo che nessuno lo farà per te: non c’è nemmeno nessuno che ti dica cosa puoi fare. Al di là di ridurre le tue emissioni individuali (smettere di mangiare carne – soprattutto rossa – non comprare un’auto, non volare, riscaldare il meno possibile la casa), cose che da sole non risolvono il problema, nessuno sa dirti cosa puoi fare per cambiare il modo in cui funziona la società, perché nessuno lo sa.
Puoi soltanto “fare politica”, che fuori dai partiti si chiama fare comunicazione: la puoi fare solo dal basso e da fuori, perché tutti i partiti si dichiareranno interessati e sensibili alle tue richieste, ma poi rifiuteranno le tue proposte.
Un esempio oggi c’è, ed è quello di Greta Thunberg, che da sola ha cominciato a prendersi il palcoscenico mondiale. Prima con lo sciopero della fame, poi durante le elezioni scioperando (individualmente) dalla scuola e andando a sedersi davanti al Parlamento svedese, cosa che continua a fare ogni venerdì.
Oggi decine di migliaia di studenti europei manifestano nelle loro scuole ogni venerdì con gli hashtag #FridaysforFuture e #ClimateStrike.
Il primo sciopero italiano è previsto per il 15 marzo.
E allora forse la prima cosa che puoi fare è vederti il suo TED, poi puoi fare un fridays for future, ma sappi che lo sciopero non è l’obiettivo: lo sciopero a scuola è sempre stato vissuto come uno scopo, ma in questo caso è solo un inizio della lotta.
Cosa tu possa fare oltre a quello, nessuno te lo sa dire. Vent’anni fa ti avrei detto “entra in un partito e candidati”, oggi non credo veramente che serva.
Cosa fare te lo devi inventare tu, ve lo dovete inventare insieme, ma sia chiaro che nessuno vi aiuterà, perché noi adulti vogliamo continuare così, e non abbiamo la minima intenzione di cambiare i nostri comportamenti. Abbiamo fatto i nostri conti e 25 anni ci bastano: di tutto il resto non ci frega.
Lasciamelo dire chiaramente: di voi, non ci frega. Noi siamo il nemico.
Dovrete costringerci, e dovrete farlo col ricatto, con le leve elettorali, e forse con la forza.
In bocca al lupo.