essendo uno spettatore compulsivo di Jersey Shore per ragioni che non voglio rivelare ma nemmeno esplorare, come tutti quelli che guardano MTV mi becco dalle 3 alle 6 volte al giorno lo spot in heavy rotation di Love Match, l’innovativo e avveniristico servizio di Jamba, che per soli 5,04 Euro a settimana + traffico WAP, dopo una “precisa analisi” dei nomi di due potenziali partner, è “in grado di valutare in che modo gli interessi di entrambi i partner coincidano (…) un modo efficace per valutare se il vostro rapporto si rivelerà duraturo o semplicemente se il ragazzo della porta accanto potrebbe essere il vostro principe azzurro“.
ora io so che esistono le cartomanti e gente che ci crede, e che qualcuno è persino abbastanza sprovveduto da metterne in pratica le raccomandazioni, ma qui è un po’ diverso. qui c’è una Srl italiana (anzi tedesca, anche peggio) e uno dei principali network televisivi mondiali che in sostanza affermano di essere in grado di dirti come comportarti per aver successo nella vita sentimentale. e grazie a “sofisticati algoritmi matematici”, cioè scienza. mica i fondi del caffè.
sarà anche vero che il pubblico di sti servizi da una parte è un po’ sprovveduto di suo (teenager a basso livello di informatizzazione e/o sale in zucca), e dall’altra probabilmente tende a prendere il Love Match un po’ come un gioco, ma la questione non è se ci sia l’odore di circonvenzione di incapace: siamo in un paese libero (certo, se maggiorenni). quello che però mi interessa che genere di società è quella in cui un grande network globale per giovani fa implicitamente ai suoi spettatori teenager la promessa di liberarli dal lavoro e dalla sofferenza insita nella ricerca di un partner.
perché è chiaro dal linguaggio dello spot che il servizio, che lo si viva o meno con superstizione, promette di non dover perdere tempo con faticose ricerche, con storie incerte. di liberarti dalla fatica, dall’impegno e dal dolore a cui puoi essere sottoposta (il target è esclusivamente femminile, altra cosa su cui avrei da ridire) nel faticoso processo di ricerca della famosa “anima gemella”. e qui sta l’elemento che definirei allarmante – addirittura “diseducativo”, argh – se farlo non suonasse ingenuo. il rifiutare o fingere di non sapere che una storia sentimentale è prima di tutto una cosa che richiede lavoro, possibilmente di due persone. richiede sforzo nella comprensione, sincerità e determinazione nella comunicazione, impegno nel cambiare per quello che si riesce, e nell’accettare ciò che l’altro non riesce a cambiare. ed è per sua natura faticosa, incerta e dolorosa.
così MTV dimostra come si può, dopo tutte le trasmissioni di sensibilizzazione sulla condizione giovanile (tra cui Avere Ventanni, una delle cose migliori passate in TV nello scorso decennio), sputtanare per un solo inserzionista una fama faticosamente e meritatamente guadagnata di emittente attenta e consapevole ai problemi e alla sensibilità dei teenager. mtv, ma davvero per quei du’ sordi me fai muro? ma ce fai o ce sei?