cose che servono: il BIP, Banco Ingredienti Pronti

c’è una cosa che ogni supermercato dovrebbe avere e nessuno ha ed è un servizio semplice, ovvio e facilmente realizzabile: chiamiamolo BIP o Banco Ingredienti Pronti, un banco presidiato dedicato alla preparazione del mix di ingredienti necessari a realizzare una ricetta. esempio: stasera voglio cucinare per i miei ospiti; entro nel supermercato e prenoto gli ingredienti dando la ricetta (a voce o per iscritto) e il numero di commensali. faccio il mio giro di spesa e prima di andare alle casse passo a ritirare il pacchetto che contiene il taglio di carne adatta nel peso corretto, gli altri ingredienti richiesti dalla ricetta (latticini, salumi, verdure, tutte le parti del ripieno), gli ingredienti per gli eventuali soffritto, marinatura, guarnitura, mantecatura. olio, burro, sale, aceto, vino e pepe devo averli a casa, ovviamente. se mi serve mi stampano pure la ricetta.

è un servizio che risponde a un bisogno reale, non ha costi aggiuntivi eccessivi per il punto vendita ma è il suo valore percepito è evidente, quindi in teoria è in grado di pagarsi da solo con un piccolo sovrapprezzo sul costo originale delle merci. rappresenta sia un criterio di distinzione dalla concorrenza che un servizio gratuito che varrebbe comunque la pena di dare, indipendentemente dalla sua reale redditività.

 

(disclaimer aggiunto, che se no non si capisce: il post parte da questo, ipotizzando che se una cosa è di buonsenso e facile da realizzare in un settore maturo, se nessuno l’hai mai fatto significa che il fatto che le persone dichiarino di ritenerla utile non significa che poi la useranno)

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