io vado in fissa – se e perché comprare una bici a scatto fisso

 

mi capita ogni tanto di discutere, in rete o di persona, del fatto che la mia bici è a scatto fisso, e quasi sempre ricevo le stesse obiezioni, che sono poi le stesse cose che pensavo io delle fisse prima di informarmi e comprarne una. in città è pericolosa, non ha le marce, non puoi andare in collina, non puoi piegare in curva, è da fighetti, non c’è nessuna ragione pratica o sensata per rinunciare alla ruota libera. tutte cose che, tranne la prima (la mia idea è che una fissa, se dotata di freno, nel traffico sia più sicura di una bici normale), sono abbastanza vere.

(per chi non lo sapesse, la bici a scatto fisso ha la trasmissione collegata direttamente alla ruota, senza la possibilità di contropedalare liberamente. quando la bici è in movimento i pedali girano sempre, e non è possibile avanzare per inerzia tenendo i pedali fermi. il sistema impedisce anche di avere le marce, il che rende la bici più leggera e semplice, ma inadatta alle salite e discese ripide).

prima di tutto spiego perché, da totale dilettante del ciclismo, ho comprato una bici fissa: perché mi piaceva. mi piaceva la linea, mi piaceva nera opaca, mi piaceva il manubrio a corna di bue. ma soprattutto perché volevo provare qualcosa di nuovo. ogni tanto bisogna provare a fare cose nuove, anche se all’inizio ci mettono un po’ di paura. effettivamente le prime pedalate su una fissa ti mettono un po’ d’ansia, e la prima settimana che la usi hai qualche momento WTF, anche se non sono mai andato nemmeno vicino a cadere.

io sono un ciclista urbano. la uso in città, comunque in pianura, e non ho ambizioni di corsa o di escursionismo in collina. vivo al mare e se voglio fare una pedalata la faccio più volentieri in piano, quindi il problema della salita ripida per me non si pone (nel caso, ho anche una city bike più adatta all’escursionismo). per la ragione spiegata sopra – pedali che girano sempre – non puoi neanche piegare troppo, se no rischi di toccare per terra col pedale mentre curvi. ma non corro, quindi non piego.

poi è chiaro che non è una bici per tutti: richiede agilità e una certa forza nelle gambe e nelle braccia, non è molto pratica quando piove (niente parafanghi, anche se sul bagnato la frenata è più efficiente) né per portare le borse della spesa (non c’è modo di metterci borsoni laterali, io uso lo zaino o la messenger), niente sterrato (ma tanto quello solo in mountain bike) e come tutte le bici con ruote sottili non è molto confortevole sul terreno sconnesso o sul pavet. inoltre la fissa non è una bici adatta a ciclare con la testa per aria: richiede sempre un minimo di concentrazione: sul mezzo, sulle condizioni del terreno, sul traffico circostante. non è da andarci con la testa tra le nuvole, ma questo dovrebbe valere per qualunque bici.

la questione della sicurezza è la più discussa. grazie al pedale fisso, la fixie consente di rallentare o bloccare la ruota posteriore contropedalando, cioè spostando il peso in avanti e bloccando il pedale con una gamba tesa all’indietro. è una mossa spettacolare (la ruota si blocca e la bici skidda) ma è anche difficile da imparare, necessita di fasce che legano i piedi ai pedali (aiutano la frenata: io alterno le fasce ai pedali con le gabbiette anteriori per fermare il piede senza bloccarlo), richiede di sviluppare nuovi muscoli e parecchio allenamento, non è adatta alle persone pesanti, ma consente uno stop più rapido della frenata tradizionale. io ho scelto una bici fissa con entrambi i freni e non consiglierei a nessuno di partire subito con una fissa senza freni (molte sono vendute senza). alcuni dopo aver imparato li fanno togliere, io credo li terrò, per sicurezza.

ma una fissa dotata di freni non è più pericolosa di una bici normale: grazie al minore peso e alla maggiore maneggevolezza e risposta (la trazione diretta dà un maggior controllo e rende la bici più reattiva) nel traffico la fissa si governa meglio di una bici tradizionale. inoltre è del tutto silenziosa e richiede meno manutenzione (e si guasta meno). e ci puoi ballare ;)

però il vantaggio principale di pedalare in fissa probabilmente sta proprio nel fatto che senti meglio il mezzo (o, come dice Marco, “senti meglio la strada”): non c’è quel po’ di gioco e ritardo nella trasmissione del movimento tra gambe e ruota causato dal cambio di marcia o anche solo dall’esistenza di meccanismi intermedi, ti consente e comunica maggiore controllo, maggiore governabilità, reattività e flessibilità, la pedalata è più fluida. una volta abituato alla fissa, tornare su una bici normale è un po’ una delusione, non tanto per una sensazione di minor controllo, quanto perché, mah, ti sembra un po’ noiosa. è difficile da spiegare, è un po’ come la differenza che passa tra correre con le scarpe e a piedi nudi, tra guidare una moto e uno scooterone da città, o un’auto con il cambio manuale rispetto a una col cambio automatico.

sulla fissa ti vengono meglio tutta una serie di cose divertenti che appartengono al repertorio del ciclista urbano smart: stare fermo in equilibrio, zigzagare tra le auto, scattare al semaforo. inoltre tende a essere molto leggera (la mia pesa 8 chili) e quindi più scattante e meno faticosa.

da quando la uso ho scoperto che girare in città senza poggiare i piedi per terra, inflilarsi agilmente tra le auto, andare senza mani sentendo meglio il controllo della bici, non doversi preoccupare del cambio delle marce (e che ti scenda la catena), sono tutte cose divertenti. ho scoperto che si possono benissimo fare distanze medie (20-40km) senza marce. ovviamente faticando di più, che è un ottimo esercizio fisico. ho scoperto anche che per contropedalare si impegnano una serie di muscoli che non sono usati in nessun’altra occasione, e che te ne accorgi perchè le prime volte che li usi fanno male (dice qui Scottie: “Riding a fixie turns your legs into tree trunks“. aggunge heltonbiker: “quando torno su una bici a ruota libera mi sembra manchi una funzione fondamentale, perché non posso usare le gambe per frenare“. e David: “it will make you a better rider“).

sui modelli e sui prezzi: ormai quasi tutti i marchi principali fanno almeno un modello di fissa. la fissa italiana classica direi che è Cinelli, ottime bici ma sui sette-ottocento euro. di fisse medie se ne trovano attorno ai quattrocento o forse anche meno. a me piace State, per esempio, ma basta fare una ricerca su google e si trovano modelli di tutti i tipi.

quando qualcuno mi chiede perché usare una fissa l’unica cosa che posso rispondere è: è più divertente, hai più controllo del mezzo, ma vale la pena di farlo solo se ti incuriosisce, se la bici ti diverte di per sé e per te non è solo un mezzo di trasporto, se sei una persona a cui piace provare cose nuove. se poi ne compri una flip-flop (convertibile da fissa a libera e viceversa, come sono molte) mal che vada giri la ruota e la usi come bici normale. vedere qualche documentario su YouTube come Line of Sight (però quelli sono pazzi), o questo film qui, può aiutare capire se la cosa ci intriga veramente.

 

Aggiornamento:
1. i commenti di Joe e altri mi spingono a sottolineare due cose: la prima è che  oggi pur con un anno di uso intensivo di fissa alle spalle, e sentendomi ormai perfettamente a mio agio sul mezzo, continuo a ritenere irresponsabile togliere entrambi i freni. almeno una volta al mese mi trovo in una situazione in cui se fosse senza freni, pur con tutte le abilità possibili, difficilmente riuscirei a evitare il rischio di incidente. ognuno decide di fare con la propria salute, ma la fissa senza freni è una scelta che può mettere a rischio anche i pedoni, oltre a sé stessi.
2. non fatevi fregare: a parità di materiali e componenti, grazie all’assenza di alcune parti (essenzialmente il gruppo del cambio anteriore e posteriore, con tendicatena e deragliatore) una fissa dovrebbe costare meno di una ruota libera, non di più. a parte che nonostante una leggera differenza nella geometria del telaio e nelle dimensioni (le fisse tendono a essere un po’ più piccole delle road normali) convertire una city o una road in fissa è fattibilissimo e non richiede molto lavoro, una fissa nuova anche di media qualità, acciaio o alluminio, non dovrebbe mai costare più di 4-500 euro. ovviamente il brand e i materiali si pagano, e le classiche Cinelli costano di listino quasi il doppio (ma trattando dovreste riuscire facilmente a far scendere il prezzo a 700-750 euro).

 

Aggiornamento: molti si chiedono quali siano le differenze nel modo di frenare e nell’efficienza della frenata tra fissa e contropedale. la spiega bene questo pezzo qui: http://bicifissa.blogspot.it/2008/01/freno-contropedale.html

134 commenti su “io vado in fissa – se e perché comprare una bici a scatto fisso”

    1. Ho una fixed da 3 anni, vado anche sui monti, con calma piano piano arrivo fino in vetta, non credo che tornerò su una bici tradizionale.

  1. Velodrome Fixed Fest ::: 14, 15 e 16 Giugno 2013.

    L’ evento per gli appassionati della bici a Scatto Fisso!

    Salve, Vi scrivo per segnalarVi un evento che stiamo organizzando per gli appassionati dello ScattoFisso: una 3 giorni che si terrà presso il Velodromo Internazionale di Forano, Rieti, nel fine settimana dal 14 al 16 Giugno 2013.

    Gare di specialità, concerti, dj-set, ma soprattutto tanto divertimento!

    Ovviamente l’evento è FREE ENTRY e FREE CAMPING.

    Per chi gareggia l’ iscrizione con pacco gara (t-shirt e cappellino) prevede un rimborso di 10 euro.

    Registrazione alle gare e maggiori informazioni sul nostro sito: http://www.velodromefixedfest.com

    Velodrome Fixed Fest 2013 è un evento dedicato a tutti gli appassionati di ciclismo, un modo per riscoprire la nostra storia e quella dei grandi campioni.

    Ci auguriamo che sarete dei nostri.

    Grazie per l’ attenzione!

  2. domanda corretta. tre ragioni:

    1) con la tua prima fissa, è consigliabile imparare a frenare con i pedali prima di togliere il freno. in caso di emergenza, se hai solo quello davanti e inchiodi, ti ribalti e vai giù di testa.

    2) la frenata con il blocco della ruota è meno efficiente di quella con i freni. se devi inchiodare non puoi modulare la frenata, finisci per skiddare e ciò aumenta lo spazio di frenata.

    3) la fissa è tra tutte le bici (anche quelle guidate da persone poco esperte) quella con lo spazio di frenata più lungo. è vero che la filosofia purista della fissa è che i freni non servono, ma se sei un tantino realista ti rendi conto che qualche volta servono eccome, e sono quelle che contano.

    quindi la mia scelta è: tenere i freni almeno finché non ho la consapevolezza di controllare il mezzo al 100%, se mai accadrà, usandoli il meno possibile. (n effetti molto di rado, ma quando il cane ti attraversa la strada come mi è successo ieri, o hai due freni o lo fai fuori.

    1. Tu giustamente hai descritto tre fattori che ti hanno portato a montare un freno anche dietro… Ma allora perché a sto punto non ti semplifichi la vita con la ruota libera ? Non dirmi x la dissipazione della potenza perché è una cosa risibile…. In più puoi caricare il pedale per partire senza spingerti oltre a poter pedalare o modulare la posizione delle pedivelle anche in curva… Non trovi ?

      1. magari perché non mi interessa nulla né di dissipazione della potenza e neanche di girare i pedali in curva, ma semplicemente mi diverto di più con la ruota fissa. non è necessario spiegare razionalmente una scelta che è non solo tecnica ma anche emotiva.

  3. prego! e comunque prenditi una flip-flop, con la ruota posteriore invertibile, così se non ti trovi con lo scatto fisso giri la ruota e hai una bici normale (senza marce, ma normale)

  4. Bella descrizione. Vado in mtb con jna full e da poco una fixie per girare qui, per le strade piste ciclabili di una tranquilla cittadina dell’Ile de Françe: tornare ad una tradizionale? impossibile! anche se la mia é flip flop, la ruota non la giro piú. Concordo su tutto (tranne che sui tempi di frenata). Ho tolto le fasce e pedali di serie e ho messo dei flat di alluminio con i pin…. Mi sembra che facciano la stessa funzione (peró non ho ancora skiddado sul serio e in velocità…). Bella nera opaca.

    1. Un altro fanatico…. Hai poco da non essere d’accordo…. Le cose stanno come espresse se poi x te é più divertente rischiare il collo contento te contenti tutti…. Spero solo tu non metta in pericolo altri con la tua bici monca….

  5. non mi offendo: sono il primo a riconoscere di non essere esperto (si intuisce anche solo leggendo il pezzo). rivendico altresì il diritto di esprimere le mie opinioni e sensazioni. ma se al contrario io fossi in te, invece di liquidare tutto con una battuta, argomenterei. così magari impariamo qualcosa tutti.

  6. Io l’ho trovato un ottimo articolo, una bella panoramica sulle sensazioni e le prime realtà per chi non conosce il mondo delle bici a scatto fisso. Una curiosità…la tua, che fra l’atro trovo davvero splendida, che marca è?

  7. Complimenti è veramente un bellissimo articolo che ha fatto sparire i miei dubbi siccome avevo paura di comprare qualcosa di poco divertente. Le emozioni che hai descritto mi hanno convinto definitivamente!
    Qualcuno mi può dare il link di qualche sito affidabile dove comprare bici a scatto fisso?

  8. Ho visto recentemente un film e mi sono appassionato a questo tipo di bici il film si chiamava senza freni, dove skiddava con la bici faceva inseguimenti, e così ho approfondito e trovato questo articolo, che devo dire mi è stato veramente d’aiuto grazie

  9. Mi fa piacere che vi sia stato utile. Non esaurisce minimamente l’enorme dibattito su fissa sì/fisa no: serviva solo a dimostrare che si può provare e non succede niente :)

    Alessandro, non mi intendo molto di negozi e marchi, io ho comprato una Cinelli, che è la fissa classica in Italia (ma costosa) in un negozio nella mia città.
    Per quanto riguarda i siti USA a me piace molto State (http://www.statebicycle.com/) che spedisce anche in Europa.

  10. Una correzione, ci sono fisse con le marce, basta usare un cambio nel mozzo come lo Sturmey & Archer S3X che è un 3 marce fixed… ad esempio lo monta la De Rosa Minimale (su cui ho messo gli occhi anche se non sono un fan della fissa).

    Non sono d’accordo quando si dice che la fissa è più sicura perché è più leggera, tra una flip-flop e una fissa pura quanti grammi ci passano? Usando lo stesso telaio e la ruota libera la differenza di peso non è tale da influire sulla sicurezza, quello che sicuramente influisce (negativamente IMHO, ma poi oh, potrò sbagliarmi…) è che non puoi svincolare il movimento dei pedali da quello della bici. Al limite si può affermare che è sicura tanto quanto.

    Invece concordo al 100% con la tua scelta di tenere entrambi i freni per questioni di sicurezza che, quando si è su strada pubblica, non dovrebbero essere dimenticate in nome di una filosofia “purista”.

    1. La De Rosa Minimale non è una fixed gear (scatto fisso) con le marce…
      E’ una bici con ruota libera e cambio a tre velocità integrate nel mozzo, imita esteticamente una fixed gear, ma non lo è per ragioni costruttive (movimento solidale assente!!!).
      Il cambio al mozzo è comunque una ottima alternativa al deragliatore, richiede minore manutenzione, si può passare da una 4a marcia ad una 1a anche da fermi, e ne esistono modelli anche a 7 e 8 rapporti (Shimano Nexus e Sram), a volte abbinati al contropedale.
      Il mio intervento, comunque, vuole essere solo ed unicamente una precisazione, non una polemica, come spesso avviene su forum e affini.
      E grazie a Vanz (inizio i periodi con una congiunzione perché mi piace…) per la condivisione della propria esperienza, utilissima e di grande ispirazione per iniziare ad andare “in fissa con la fissa”!!!

  11. Sì, la differenza di peso immagino sia più con le bici a marce causa presenza di corone, leve del cambio, deragliatori ecc, se paragonata con una ruota libera senza marce non credo ci sia differenza.

    Secondo me pedali non svincolabili e piedi legati ai pedali migliorano la frenata, non la peggiorano (il nemico della ruota libera in frenata è l’inerzia, che in ruota libera è più difficile da contrastare che in ruota fissa). Ma la fissa ha comunque, di suo, una frenata più lunga perché il sistema frenante è meno efficiente, quindi è meno sicura.

    Altro punto, secondo i puristi, è che la presenza del freno anteriore rischia di causare più danni che la sua assenza (ma questo secondo me è vero più con le fisse a freno anteriore che con le bici a ruota libera e entrambi i freni).

    Non sapevo si potessero montare marce sulle fisse, grazie dell’info.

  12. Ciao a tutti ho insegnato per anni Spinning su bike con volano e scatto fisso e devo dire che sono molto allenanti e “creano dipendenza”.Da li sono diventato un ciclista da strada ed ora sono passato allo scatto fisso.Devo dire la verita’ dipendenza totale!!!!!Un’altra visione del mondo contatto di pelle con la strada.Si sente ogni colpo di pedale ogni sterzata ogni frenata evita…..corpo unico con la bike presa diretta mai definizione migliore.A tutti buona corsa…Jgsi.

  13. E’ da tempo che mi stuzzica l’idea di girare con una bici a scatto fisso, ho in cantina una vecchia MTB da rimettere in sesto, mi sa che gliela do’ in mano ad un mio amico meccanico e gli faccio lasciare il freno anteriore ed elimino cambio anteriore e posteriore e passo a scatto fisso…

  14. sì beh, però nessuno è mai stato multato per aver girato senza freni o senza luce: la dinamo è la prima cosa che togli dalla bici :)
    negli USA comunque stanno cercando di far fare un’eccezione nel codice della strada per le fisse.

    1. Paragonare la dinamo e l impianto luci con i freni fa capire il tuo spessore mentale…..zero….. Non voglio offenderti ma un bambino risponderebbe con maggior serietà…. É naturale che uno che spende centinaia di euro x una bici limitata non ammetterá mai di aver fatto la ca…ta o sbaglio ? Adesso sinceramente a parità di allestimento ovvero stesso telaio della regisella ruote manubrio etc cosa cambia in termini di prestazione da una fissi ad una single speed con due freni in più? Te lo dico io nulla e sai perché? Perché la bici é un mezzo mentre voi consumisti di moda vedete la bici come l auto ma le prestazione le fa il ciclista con le sue gambe e mi fa ridere sentire gente che prende lo scatto fisso per risparmiare sui freni e perché il mozzo fisso dissipa meno potenza, manco fossero tutti dei moser o degli indurain….. Che dire forse per voi la bici é un modo per fare i giocolieri per altre persone é un mezzo di trasporto che deve essere sicuro…..

      1. mettendo da parte il tono da flamer, forse non hai letto il pezzo a cui stai rispondendo, visto che dico chiaramente che i freni li ho e li uso, e che non parlo da nessun a parte di risparmio sui freni o di dissipazione di potenza, che sembra essere una tua personale fissazione.

        per quanto riguarda la dinamo, sei libero di fare più fatica per generare una luce cimiteriale: io vivo nel 21mo secolo e ho una lampada led che è più efficiente quindi più sicura, con meno fatica.

  15. Ciao ho letto il tuo articolo ed è semplicemente appassionante, ho da poco finito di montare la mia Fixed nera opaca e accessori verdi, con questo tuo articolo hai cancellato una. Rea di dubbi sul saperla usare…… Ho entrambi i freni e spero presto di poterla usare, in quanto, ora sono impossibilitato dalla caviglia rotta…….{ giocando a calcetto, niente a che fare con la bici:):):) }

  16. Ottimo articolo, mi sto avvicinando a questo mondo e sono intenzionato di prendere una flip/flop come consigliato, ho visto anche il sito http://www.statebicycle.com/) che hai suggerito ma il prezzo di spedizione tramite UPS è di circa 200 dollari quindi un’enormità.
    Conosci invece qualche altro sito, magari europeo (Cinelli a parte) , che vende bici a scatto fisso con prezzi intorno ai 300/400 euro
    grazie in anticipo
    Luca

  17. precisamente no, so che di italiane ce ne sono ma mi pare siano tutte care, direi che i produttori ci stanno lucrando. il mio consiglio è di andare un buon negozio, vedere le opzioni che hanno, farti fare un preventivo poi fare un raffronto con l’ecommerce. io ho speso meno in negozio che comprando online, per esempio.

  18. Soddisfatto dell articolo sto andando in fissa per la fisso per quel film che ho visto (senza freni) ma stavo pensando di farmela da solo visto che ho 3/4 mtb ad una posso toglierci il cambio ed il freno dietro cambiare pignone e catena e provare a vedere come va spendendo pochi soldi e fare un bel po di km che ne dici?

    1. Spero che 67 non sia il tuo anno di nascita… Cioè vai in fissa perché hai visto un film ? Ma che hai 13 anni ? Contento te ma ti auguro di non trovarti mai in una situazione dove sei costretto a frenare…..

  19. ah se uno ha la manualità, farsi una fissa in casa è piuttosto semplice, immagino. e un buon modo di provarla senza spendere soldi.

    sulla MTB fissa non so che dire: non ne ho mai viste né provate (tradizionalmente le fisse sono bici da corsa, originariamente da pista)

  20. ciao a tutti ho preso ieri la mia prima scatto fisso, vengo dal mtb e frenavo da paura, con questa mi sono trovato un pò ” spaesato” ma l idea di avere qualcosa di nuovo, qualcosa di unico a cui gli altri possano interessarsi mi piace un casino, già vedevo gli sguardi curiosi della gente,sono a Genova centro se qualcuno si vuole unire a me per questa avventura sara solo un piacere.

  21. Ciao a tutti
    ho un dubbio sulla sicurezza di una scatto fisso senza freno. Potete per favore chiarirmi le idee?

    Supponiamo che io sia su una discesa e decida di staccare i piedi dai pedali. Oppure che per una qualsiasi ragione, anche involontaria, perda il contatto con i pedali. Se non ho capito male il funzionamento della bici, i pedali continueranno a girare “da soli”, perchè trascinati dal movimento della ruota.

    Supponiamo che pendenza aumenti e così la velocità della bici. Allora i pedali cominciano a ruotare vorticosamente. A questo punto mi sarà impossibile rimettere i piedi sui pedali, perchè, appena li avvicinerò, questi non si fermeranno immediatamente, ma inizieranno a colpirmi ripetutamente le suole delle scarpe o eventualmente i talloni a seconda di come avvicinerò i piedi ai pedali stessi.
    Come farò allora a frenare?

    Grazie infinite
    Ciao
    Fabio

    1. Nel caso tu perda il contatto con i pedali ti consiglio di sperare nel miracolo…. La bici ragazzi non é un giocattolo x fare i pavoni in città e la cosa che mi sconcerta e che non ci sono solo ragazzini presi da sta moda idiota ma anche adulti che dovrebbero avere un minimo di sale in zucca… La fissa nasce e deve stare in pista… La città, la collina, la montagna e la pianura sono posti da vivere e gustare con un mezzo sicuro… Che ti possa dare la certezza di frenare seriamente perché anche evitare l ostacolo può essere pericoloso a volte con la conseguente perdita di controllo dell anteriore con ovvi risultati…. Poi a differenza di tante discipline o modi di vivere la bici quello della fissa non ha nulla a che fare col piacere di pedalare ma da come si legge in questi commenti solo col piacere di apparire con la bici più cool del vicino senza pensare alla sicurezza… Mi dispiace ma questo cortocircuito mentale lo trovo assurdo e quindi mi opporrò sempre all idea della fissa….

  22. Ciao Fabio, quella che indichi è la ragione per cui chi ha un minimo di attenzione alla sicurezza consiglia di tenere almeno il freno anteriore su una single speed (io li tengo entrambi).

    Poi è chiaro che se uno vuol fare il figo li toglie, nelle discese poggia i piedi sul telaio, e se gli si para davanti qualcosa si fa molto male se non peggio. Oppure vive in una città in piano.

    Certo è che la fissa, per l’assenza delle marce, non è comunque una bici adatta ai dislivelli ripidi, tanto meno le colline.

  23. Siete una mandria di fighetti… con le vostre biciclettine ridicole girate in ciita’ ….chi di voi ci va al mare o in montagna partendo da casa? Continuate a fare i fighetti…ma la bicicletta e’ un’ altra cosa …..

    1. Ho la fissa e mi sta aiutando a fare la pedalata rotonda… e a fare il poser con le fanciulle, lungi da me negarlo, è la migliore qualità di una fissa in fondo, ahah. Questo però non cambia il fatto che la fissa è divertente e appassionante e se la usi senza fare trucchetti trancia legamenti rischi anche di pulire il tuo stile di pedalata e guadagnare potenza.

      1. Boh, dovessi dire che ho mai incontrato una sola persona che si accorgesse che quella era una fissa, e che da ciò me ne sia venuto qualche vantaggio in termini di prestigio o visibilità, dovrei proprio dire di no. Forse la mia bici l’hanno riconosciuta in due in due anni, e il fatto che la riconoscessero non ha certamente fatto nulla per la mia reputazione. Tutta sta cosa della moda, del posing e della street cred a me sembra piuttosto montata, ma magari tra supergiovani è così.

  24. Ciao a tutti, vanz, grazie mille per il tuo articolo. Personalmente ho gradito tantissimo l’approccio franco e semplice, non siamo certo qui in un blog a fare giornalismo, o a volerne ricevere, avrei aperto la stampa o repubblica. Quindi mi spiace per i commenti negativi di alcuni, userei il tempo diversamente…

    Sono entrato nel mondo delle fisse da 1 gg, ho comprato proprio una State, di cui mi ero innamorato in uno dei miei viaggi di lavoro negli Stati Uniti. Ho comprato un modello base, la jemson, devo dire che la finiture è ottima, bellissima colorazione del telaio e parti tutto sommato, visto il prezzo (circa 400-500€), più che dignitose.

    Oggi ho fatto la mia prima pedalata, 4 km, la mia nuova fissa mi ha spappolato le gambe! ahah… ma sono contento! L’ho presa proprio per fare esercizio…in alternativa alla solita, noiosa, palestra..

    Confermo tutte le tue impressioni, è una bici complessa, ma semplice al tempo stesso, sicuramente estremamente affascinate.
    La State è una flip flop (tutti i modelli) quindi in caso le mie gambe grideranno di dolore fra una settimana la giro…

    Sto valutando anche io il cambio al mozzo, shimano alfine, ma non sono sicuro ancora se si può montare, ovviamente dopo aver girato la ruota e resa libera.
    E sinceramente sto ancora cercando di capire se farlo o meno, perdendo così il senso stesso della fissa…che non vorrei perdere…

    Cmq ci sono altre marche molto belle, non solo fisse, ad esempio vi segnalo la Mission Bicycle, di San Francisco, costo medio intorno ai 900€. Sicuramente migliore della State base.
    La State modello Contender però è molto buona, vista e usata di persona, assolutamente non male, tipo Cinelli ma costerebbe meno se comprata negli States e riportata indietro con l’aereo…spesso alcune compagnie fanno il trasporto di bici, se con passeggero al seguito, a circa 50-60€ (dipende dalle compagnie e dal periodo…) non male… cosa che credo farò appena torno negli States…

    Ad ogni modo di State segnalo anche il sito UK, io l’ho presa dal sito UK con spedizione gratuita! inoltre dal sito UK, avendo meno movimento, fanno spesso sconti, la mia l’ho comprata con forcella in carbonio che ho pagato 90€ anziché 190… non male…

    Grazie ancora Vanz, appena posso vi posto alcune foto da Roma… ;-)
    p.s. ora mi monto il freno dietro… mi hai fatto venire voglia… eheh

    grazie, ciao!

  25. Grazie per il tuo commento, Gluca. Poi facci sapere come va sulle non liscissime strade romane (e montalo, quel freno :P)

    ATTENZIONE approfitto per segnalare a tutti che a mezzanotte di oggi (28/11) cominciano i supersconti del Black Friday ANCHE su https://www.statebicycle.co.uk/ (e, segnala Gluca, con spedizione gratuita).

  26. Allora… prima settimana andata… alla grande!
    Impressioni: divido tutto per chiarezza…
    1) Posizione di guida
    il manubrio a corna di toro è bello, anche comodo perchè puoi cambiare varie impostazioni ma forse un pochino stretto, nel traffico a volte, ma solo a volte, avrei maggiore sicurezza con un manubrio leggermente più largo…
    ma ovviamente magari è normale per queste bici un po’ con impostazione corsa…
    2) Overlap del piede (si dice così?)
    niente di grave, pensavo fosse molto più pericoloso, invece dopo pochi metri già non ci fai più caso e agisci di conseguenza. Comunque capita rarissimamente che tu debba girare così tanto da toccare con il piede
    3) Freni
    nota dolente… per me, avrò forse due gambe senza muscoli, ma è praticamente impossibile frenare soltanto con i piedi! Mi spacco le gambe e freno pochissimo… quindi qui, da migliorare…vedremo più avanti..
    Perciò direi che senza freni normali è impossibile, specie in città, specie a Roma poi…dove il traffico è a dir poco caotico e pazzo…
    Io per ora giro ancora con un freno solo, quello davanti, e devo dire che anche con la pioggia niente male…vado tranquillo…
    4) copertoni – sella
    ragazzi, con i copertoni così sottili e la sella rigida in ogni buca vorrei morire…

    Per il resto, sono stracontento, 2 piani di scale quando torno a casa con lei in braccio e via…

  27. 1) il manubrio stretto sembra meno manovrabile di uno largo, ma io da quando ho quello a corna di toro mi trovo male con quello largo da touring bike. Stretto è molto più sensibile e preciso e siccome hai un gran controllo della bici grazie alla ruota fissa, sei più agile.

    2) intendi toccare per terra col pedale più basso? è un rischio solo se corri e pieghi, in città non succede mai

    3) non hai gambe senza buscoli, semplicemente non hai allenato quelli giusti. la fissa richide di allenare una serie di muscoli che non abbiamo mai usato, ci vuole tempo, è un processo lento. alzarsi dalla sella aiuta, per imparare a skiddare è necessario, appoggiando una coscia sul manubrio (vediti i video su youtube)

    4) io ho messo una misura in + di copertone – anche due – ed è molto più confortevole, e buco molto meno. ma a Roma dev’essere un incubo comunque. (la sella mettine una imbottita, perché soffrire inutilmente?)

  28. Sella più imbottita e copertone più largo in arrivo…Roma sarà comunque sempre un disastro, le nostre strade sono un incubo…
    Ragazzi quali consigli invece per quanto riguarda casco e luci?
    Sono un motociclista da sempre, sempre indossato un casco integrale, sinceramente quando guardo i caschi per ciclisti sono perplesso, non riesco proprio a capire come possano proteggermi, lasciando libera nuca, faccia, mento…etc… consigli? A me l’impressione che mi fanno è che averli e non averli cambia poco… che ne pensate di questo semi casco http://www.ribcap.ch ? Non lo danno come protettivo al pari di un casco ma ripeto, a me già il casco da poca fiducia, questo sarebbe come andare senza ma con un minimo di protezione in più…

    Luci invece? Restando intorno ai 30-40€, luci a led, funzionano? Consigli?
    Grazie mille, scusate se sto monopolizzando il blog, ma sono abbastanza preso da questa mia nuova esperienza!

  29. Ci tengo a precisare che sto leggendo molte ricerche sull’effettiva efficacia dei caschi per ciclisti e a quanto pare nessuna di queste è propriamente scientifica, come per i caschi per le moto…

  30. Basato sull’esperienza personale e su quello che ho letto: i caschi da bici sono quasi sempre inefficienti. E’ vero che la vera sicurezza la dà solo quello da moto, ma quelli da skateboard sono un buon compromesso. Io uso questo http://www.decathlon.it/casco-fit-5-nero-id_8228676.html e mi ci sento abbastanza tranquillo. Il mento però non lo protegge.

    Sul rischio di trauma pari a quello del pedone non sono d’accordo: in bici ci sono due aggravanti: una velocità che non si raggiunge a piedi, e le possibilità di scontro frontale con le auto (o con gli sportelli delle auto in sosta): due rischi che muovendosi velocemente in mezzo al traffico sono molto maggiori per il ciclista che per il pedone.

    Per le luci io girando solo in strade illuminate uso due led lampeggianti davanti e uno dietro per farmi vedere, ma non illuminano niente né garantiscono che gli altri ti vedano veramente. Una buona idea, di notte, probabilmente sono il giubbottino e le strisce riflettenti da applicare alla bici (sorattutto dietro, che davanti presti attenzione tu).

  31. Ciao Vanz, grazie mille! Ottimo l’articolo che mi hai inviato, semplice ma diretto…Utilissimo.
    In effetti anche io mi sto orientando su di un casco più da skate che da bici, più protettivo, anche se più pesante.
    Guarda anche questi link, sono caschi di questo tipo, con cover più “alla moda”, costano troppo però rispetto ad altri…paghi appunto l’effetto moda più che l’oggetto in sé…

    http://www.helt-pro.com/en/Products/Detail/runner_tweed.html
    http://www.yakkay.com/Webshop/
    http://www.lazersport.com/index.php?option=com_virtuemart&Itemid=139&lang=en

    sono simili al ripcab ma sono helmet a tutti gli effetti… belli i lazer…

  32. l’hipsterometro mi è andato fuori scala :)
    (l’importante è la resistenza agli urti, comunque. bisogna studiare quella cosa delle certificazioni, di cui non mi sono mai interessato)

  33. si infatti!
    Cavolo vanz… ho appena comprato il musguard per 29 dollari….cacchio… è più lungo protegge sicuro di più, per per quanta pioggia prenderò questo da 8€ era più che perfetto!
    Cmq, cavolo, gli hanno fregato completamente l’idea, madonna…

  34. Un saluto a tutti.
    Di recente un mio amico ha iniziato a costruire delle biciclette a scatto fisso
    in stile vintage.
    A mio giudizio sono molto stilose ma non essendo esperto vorrei chiedere gentilmente un parere da parte vostra.

    Questo é il sito: http://www.drcicli.it (fatto da me).

    Ringrazio anticipatamente!

  35. Amo le biciclette tutte ed incondizionatamente.
    Amo la graziella, la reclinata, l’olandese, la pieghevole, la cruiser, il tandem.
    Di scelta ce n’è molta, c’è un tipo adatto ad ogni occasione.
    Non farei però la nove colli con una graziella, e non andrei a fare la spesa con quella da corsa, per questioni di opportunità!
    Ecco il punto non è consigliabile andare in giro con una bici da pista!
    Non è solo l’assoluta mancanza di possibilità di carico, la posizione alta e molto prone, ma discuto proprio sulla mancanza della ruota libera!
    Andare senza freni non solo è una pazzia ma è anche proibito dal codice stradale.
    Metterli significa avere l’aspetto di una bici normale, sulla quale però hai la possibilità di smettere di pedalare. E’ un’opportunità non da poco: la migliore invenzione, dopo la biciletta, è stata la ruota libera, che nel terzo millennio si vuole abolire?
    Un bici a scatto fisso le fa le salite. Il problema sono le discese! si deve fare talmente tanto sforzo a frenarla che viene voglia di staccare i piedi dai pedali, la qual cosa è di un pericoloso inaudito! Si perde il favoloso controllo della trazione e i pedali frullano vorticosamente e rischiano di colpirti le gambe!
    In una città poi le rampe, i colli ed i garage sono all’ordine del giorno: non puoi evitarli!
    Fare un pezzo di strada con curve sinuose mette apprensione, perchè puoi ribaltarti se i pedali toccano terra, come non puoi avere troppo vicino un marciapiede o dei rovi: non puoi evitare di pedalare ed andare incontro all’ostacolo!
    Tutto questo per avere la bici più pronta al semaforo? o per inchiodare la ruota di dietro? mi sembrano questioni di nessuna importanza di fronte alle questioni di sicurezza.

  36. Alcune note, Giuliano:

    – Nel post c’è scritto esplicitamente di tenere i freni, e la stragrande maggioranza delle fisse che vedo in giro ha almeno quello davanti. Tenendo il doppio sistema frenante (il freno tradizionale e quello a pedale) i rischi sono addirittura inferiori e l’efficienza frenante probabilmente superiore.

    – Le discese in città sono al massimo un cavalcavia, del tutto gestibile in ruota fissa. La forza che puoi applicare sui pedali con le gambe è del tutto sufficiente a gestire l’inerzia data dal peso della bici in discesa (senza riparlar dei freni). Insomma, a meno di buttarsi giù da una collina, in città non si perde alcun controllo della trazione – anzi secondo me se ne guadagna.

    – Inoltre non essendoci in città la necessità di piegare in curva, il problema del pedale è inesistente. E’ chiaro che è impensabile fare una gara ciclistica con una fissa, oggi. Per quanto riguarda l’eventuale rischio marciapiede, a me per esperienza sembra raro, ma ovviamente devi sempre tenere presente eventuali limiti del mezzo, come con ogni veicolo.

    La ruota libera è chiaramente un’evoluzione della bicicletta originale, (che, ricorderei, era fissa e con cui fino al 1937 facevano i tour http://hizokucycles.bigcartel.com/single-speed-history), non a caso la stragrande maggioranza delle bici di oggi è a ruota libera, ma non capisco perché sconsigliarla a chi la preferisce, o ci si diverte tanto quanto con la ruota libera (io ho due bici e mi diverto molto con entrambe).

  37. Ciao, in primis vorrei ringraziarti per il tuo articolo; ha sciolto molti dei miei dubbi e mi permette di non buttarmi in un acquisto alla cieca.
    Vorrei un tuo parere:
    Sarei intenzionato ad acquistare una fissa da State & Co.uk, …
    La Matte Black a me piace tantissimo!
    Allo stesso prezzo ho trovato una fissa artigianale con telaio, forcella e componentistica in alluminio a 550€ ( e magari anche 1 po di sconto).
    http://www.ebay.it/itm/251474620737?ssPageName=STRK:MESINDXX:IT&_trksid=p3984.m1436.l2649
    (è personalizzabile in colori e componenti)
    Premetto che non le ho viste nessuna delle 2 di persona; ma la bici di State mi sembra abbia delle finiture molto pregiate .. o forse sono abili foto ritocchi?
    Cosa mi consiglieresti ?
    Secondo te sulla bici di State & CO è possibile mettere un cambio a 3 marce?
    ..

  38. Ciao Mattia.
    Purtroppo sulla scelta della bici non sono in grado di consigliarti: non ho mai visto una State di persona quindi non sono in grado di fare il paragone. Non me ne intendo neanche tanto di meccanica da fare ipotesi.
    Il cambio – se la ruota posteriore è svincolabile dal mozzo – magari si potrà anche mettere ma secondo me non ha molto senso aggiungere il cambio a una bici che nasce senza: se vuoi una bici col cambio conviene comprare una city o una bici da corsa: le fisse nascono, come le bici da pista, senza cambio.

  39. Ti ringrazio molto!
    si hai ragione una fissa nasce fissa ma io vorrei utilizzarla anche x brevi giri in collina.. e lì, salite e discese! .. non saranno la cima Coppi xò ..
    Mi resta un dubbio sul materiale: in rete di fixed ne ho trovate un botto.
    Tante belle, ma tutte con il telaio in acciaio. Quella artigia nale che ho postato è completamente in alluminio, ma non riesco a capire la convenienza dato che pesa (10/11 kg), + o – come tutte le altre in acciaio..
    Pensavo che una bici in alluminio potesse esser pìu leggera, ma evidentemente non ho chiaro i pregi e difetti dei 2 diversi materiali..
    mi sapresti consigliare ?

  40. Non so dirti nemmeno a che grado di possibilità sia fattibile: dovresti chiederlo a un ciclomeccanico. Dovessi tirare a indovinare sospetterei che nella fissa non siano previsti alloggiamenti e agganci per il blocco del cambio e i deragliatori, ma posso benissimo sbagliare. Diciamo che a intuito mi sembra più pratico convertire una bici a marce in fissa che viceversa :)

  41. credo che la tradizione della fissa da messenger, quindi urbana, sia telaio in acciaio. nonostante il minor peso dell’alluminio, tra acciaio e alluminio la differenza in peso (normalmente sui 2 o 3 kg) può essere vanificata dal fatto che i tubi di alluminio usati per i telai hanno sezione più larga di quelli in acciaio.

    considera però un altro vantaggio oltre al peso: il tubo obliquo (quello anteriore) più largo ti protegge meglio dagli schizzi della ruota anteriore, visto che immagino tu non abbia parafanghi.

    l’acciaio è più solido e flessibile, mentre l’alluminio è più rigido e oltre a tendere a spezzarsi in caso di incidente serio, trasmette di più le vibrazioni e le asperità del terreno. ciò detto, se hai intenzione di correre un po’ su strada, come sto facendo io in questi giorni, ti assicuro che quei 3 kg di differenza si sentono tutti. a parità di peso e per uso esclusivamente urbano su strade con buche e dossi, molti prediligono l’acciaio.

  42. Penso che siamo in un era dove oggetti come la bici a scatto fisso proprio per il motivo di sicurezza, maneggevolezza e comodità hanno poco senso di essere presenti sul mercato. Ci sono già sufficienti motivi (di sicurezza) andando per strada e avendo a che fare con autisti che guidano in modo sbadato e con l’attenzione rivolta al telefono e non alla strada. Cercarsi problemi da soli per motivi di moda mi sembra una (minchiata) inerente ai tempi che viviamo… che ti dico buona fortuna

  43. nejco potresti cortesemente indicarmi il punto nel post in cui affermo che vado o consiglio di andare in fissa senza entrambi i freni? nonché indicarmi uno studio che dimostri che una fissa dotata di freni è meno sicura di una ruota libera?

    (questo sorvolando sul fatto che eventuali, ipotetici problemi di maneggevolezza e comodità, essendo io maggiorenne e in possesso di tutte le facoltà, me li gestisco in autonomia, e che in un’economia capitalista la scelta di cosa ha senso di essere presente sul mercato la fa il mercato stesso e non il singolo cittadino).

  44. Non sono una amante delle bicifisse, comunque non voglio entrare nella polemica.
    Una nota però: non è vero, come dici, che “skiddare” consente uno stop più rapido della frenata tradizionale..forse è l’impressione che se ne ricava, o forse c’entra il fatto che molti ricordano i freni delle bici “tradizionali” (quelli ad archetto che, specie sulle bici economiche, non frenano praticamente MAI). I motivi sono almeno 3:
    1. freni anche economici (es. V-brake) in ordine o freni a disco permettono di bloccare la ruota al pari dello skid; perchè questo allora dovrebbe accorciare lo spazio di frenata?
    2. l’aderenza migliore di un pneumatico, contrariamente a quanto si crede, non è quando è bloccata ma quando è ancora libera di girare..e questo spiega perchè le auto con ABS, oltre a mantenere la direzionalità, riescono anche ad accorciare lo spazio di frenata rispetto a quelle senza ABS. Osserva questa immagine: http://www.insideracingtechnology.com/Resources/bhvrdrvbrkslip.gif
    avere la ruota bloccata significa stare a destra del “picco” di aderenza. Non è attrito coulombiano!
    3. in frenata la ruota anteriore si carica maggiormente e può sopportare coppie frenanti maggiori perchè ha più aderenza; addirittura in certe moto si frena quasi completamente con l’anteriore, mentre il posteriore serve principalmente a stabilizzare. Quindi lo skid agisce sulla ruota meno importante ai fini della frenata! e ti dirò di più: molti di quelli che vedo “skiddare” tendono a sporgersi in avanti, col petto all’altezza del manubrio, per puntare bene i piedi verso i pedali..ecco, in questo caso, con gran parte del peso sulla ruota anteriore, “skiddare” riesce più facile anche perchè la ruota è più scarica. Ma questo non vuol dire che si riesca a frenare in spazi minori, perchè la coppia frenante è minore!
    Attenzione quindi a confondere le IMPRESSIONI con la realtà, poi si finisce per dare consigli fuorvianti.

  45. Hai ragione ominide: quel punto del post è impreciso. il blocco della ruota (+ freno anteriore) non consente uno stop *più rapido* della frenata fatta inchiodando i freni tradizionali, consente una fermata forse altrettanto rapida, questo magari si può discutere, ma sicuramente non più rapida che inchiodando con freni tradizionali. Altrettanto vero che per fermarsi più in fretta possibile non bisognerebbe mai inchiodare ma frenare senza bloccare la ruota. Che è la ragione per cui, come scrivo nel post, tengo entrambi i freni sulla bici. Credo sinceramente che la possibilità di girare senza freno posteriore (o addirittura entrambi) sia la qualità meno interessante e potenzialmente più pericolosa della bici fissa. E lo stesso vale per le bici con freno a contropedale che vedo sempre più spesso in giro.
    E’ vero anche quello che dici, che per frenare in fissa l’unico modo è spostare il peso sull’avantreno e questa non è una buona pratica né per l’efficienza della frenata né per la sicurezza del guidatore (ti sporgi verso il pericolo).

  46. Ciao Vanz, ho letto il tuo articolo che trovo interessantissimo… Posseggo una MTB ed una BDC, ma sto in fissa con la fissa e mi piacerebbe costruirmene una per i fatti miei. Hai siti da consigliarmi, per comprare pezzi, leggere articoli sulle fixed ecc?! Sai se a Roma ci sono rivenditori di fisse?
    Un saluto! ;-)

  47. La bici senza cambio e senza freni….. come nell’ 800.
    Una moda simpatica, da non confondere pero’ con una bicicletta vera.
    Solo mi sembra un mezzo imbroglio dei produttori nei confronti dei neofiti, che magari affacciandosi al ciclismo per la prima volta si ritrovano ad acquistare delle bici senza freni e senza cambio a prezzi inspiegabilmente alti.
    Tra l’ altro per provare questa ebbrezza basta montare un pignone fiso a qualsiasi bici e scollegare i freni…..fico no ? A quando i puristi delle ruote ottagonali ? Scherzo ovviamente. ;)

    Il mio consiglio a chi si avvicina al ciclismo: comprate una bici vera moderna: sono mezzi eccezionali, frutto di lunga evoluzione, in grado di percorrere lunghissime distanze ed affrontare grandi dislivelli.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Tullio_Campagnolo
    http://en.wikipedia.org/wiki/Campagnolo#History

  48. Mai capito le motivazioni di chi sconsiglia agli altri di provare cose che consapevolmente desiderano provare, soprattutto considerando che di solito non ha un’esperienza diretta di ciò di cui si sta parlando. Ancora meno capisco chi prende per i fondelli quelli che hanno curiosità e interessi diversi dai loro.

  49. Uhmmm….io non ho sconsogliato, ho consigliato ed ho fatto una battuta scherzosa.
    Conosco le bici a scatto fisso (non sono una cosa nuova). Non volevo prendere in giro nessuno, chiedo scusa se ho dato questa impressione.

    Sono ciclista e mi sono sentito di dare un consiglio (mio personale) a chi si avvicina a questo sport fantastico, per quei ragazzi che magari sono inesperti e si apprestano ad acquistare la prima bici con i soldi messi da parte.
    In effetti ho deciso di scrivere il post dopo aver letto un commento di qualcuno che scriveva: “mi sono convinto” o qualcosa del genere.
    Non ho nulla contro la bici senza cambio e senza freni o qualsiasi altra moda o sport alternativo o meno che sia, portavo il mio contributo come ciclista alla discussione.
    cheers.

  50. Joe, sul prendere in giro non mi riferivo al tuo commento, ma ad altri precedenti – e a un atteggiamento un pochino di sfottimento paternalista che trovo spesso in giro sulle fisse: i ciclisti sono tribali e hanno spesso l’idea che ci sia un modo “giusto” (il loro) di andare in bici e tutti gli altri siano sbagliati, o almeno incomprensibili.

    Però il tuo commento comincia sostenendo che le fisse non sono bici vere, prosegue sostenendo che sono tutte delle trappole da niubbi sovraprezzate, dà per scontato che le fisse siano senza freni (quando nel pezzo c’è scritto chiaramente che consiglio di tenerli) e si chiude consigliando, in sostanza, di non comprarne una in favore di una ruota libera. io credo che chi sta considerando la fissa abbia già chiara la differenza tra fissa e ruota libera, tra pro e contro. inoltre magari è solo curioso, e non c’è niente di male in ciò (anzi i ciclisti “seri” sono tra le categorie più prive di curiosità che io conosca :).

    per tutte le altre critiche (non è sicura, la ruota fissa è inutile, ingovernabile assurda) continuo a sostenere che nella quasi totalità dei casi vengono da chi non ci è mai nemmeno salito sopra. e sarebbe bene avere almeno provato ciò su cui si esprimono opinioni tecniche.

  51. C’e’ del buon senso quello che scrivi. Rileggendolo in effetti, il mio commento risulta non del tutto imparziale, vagamente presuntuoso e se lo leggo impersonalmente anche un filo irritante…
    E poi perche’ mettersi a dare consigli non richiesti ? E poi mettersi a fare ironia proprio dove si discute entusiasticamente della cosa.
    Misteriosa entita’ la psiche umana. Chiedo scusa. Wish you all the best
    Tutta l’infelicità degli uomini proviene da una cosa sola: dal non saper restare tranquilli in una camera. Pascal.

  52. Non c’è problema, Joe. E’ giusto che nei commenti del post ci siano anche opinioni contrarie, soprattutto se servono a sottolineare rischi di sicurezza (come il girare senza freni, che pur dopo un anno di uso intensivo della fissa io considero ancora molto rischioso) o di altro tipo (farsi fregare sul prezzo).

    anzi adesso aggiorno il post con queste due note.

  53. Articolo interessante… Fino a ieri conoscevo poco il mondo delle bici a scatto fisso; questo perchè ieri pomeriggio ne ho guidata una per la prima volta: riportavo la suddetta bici a un amico che il giorno prima era stato investito da una macchina, nulla di grave per fortuna. Sinceramente mi ha messo troppa ansia guidare questo tipo di mezzo e sarà opinabile, ma per me la sensazione di sicurezza e controllo del mezzo è data prima di tutto dal sistema frenante.
    Detto questo non mi sento di sconsigliare l’uso di una bici a scatto fisso, ma ne sconsiglio l’uso in contesti (strada o piste ciclabili) dove si ha a che fare con altri mezzi o persone. Introdurre mezzi del genere in contesti urbani non ha senso, si rischia di diventare fonte di pericolo anche per gli altri.
    Detto questo e considerata la maggiore difficoltà nel guidare tali mezzi, credo che cosa saggia sarebbe fare pratica su pista o presso un corso prima di mettersi in strada.

  54. Sto pensando di convertire una vecchia Mtb in una scatto fisso, in altri blog molti lo sconsigliano per via del maggiore peso del telaio originale rispetto a uno acquistabile in ciclofficina, personalmente non ho mai smontato una bici quindi sto un po in ansia! Il problema vero è che io sono di Milano e a strade anche noi siamo messi male, una bici fissa é sconsigliata per il pavé? In alternativa la porterei al mare dove però per arrivare a casa devo affrontare salite e discese non indifferenti e i vari commenti al tuo post mi hanno messo un ansia assurda :D pensi che l’aggiunta dei freni post e ant basti a evitare voli mortali?

  55. Io ho ciclato molto a Milano e di per sé non c’è nulla in città che sconsigli l’uso di una fissa. L’unico limite di Milano per le bici lo attribuirei ai binari, che si mangiano le ruote sottili.

    Le salite urbane non sono un problema di per sé: devi solo sgobbare di più sui cavalcavia, visto che non hai le marce :)

    Una fissa dotata di freni non presenta alcun nessun rischio in più di una bici a ruota libera. L’unico rischio aggiuntivo è di toccare in curva col pedale se pieghi molto in curva, ma chi è che piega in città?

  56. Ciao a tutti

    Confesso che la fissa sta cominciando ad incuriosire anche me, un pò per il design delle bici che è veramente bello, e un pò per questa cosa che la trasmissione è direttamente collegata ai pedali… Però parliamoci chiaro, quando cominci ad essere allenato (tempo fa correvo su strada) hai voglia di affrontare qualche piccola salita, e quando prendi la discesa hai voglia di innestare bel rapporto lungo per andare più veloce, ovviamente in discesa arriva il momento di affrontare una curva in cui bisogna piegare un pò di più, a quel punto con la fissa diventa un problema… Non parlo di grandi salite ma di “strappi” che si possono trovare in tante città e piccoli centri dove proprio il sali e scendi è divertente…

  57. va anche detto che in città lo strappo è al massimo il cavalcavia, e non mi sembra uno sforzo particolare affrontare un cavalcavia senza marce :)

    diversa è la collina. io abito a Rimini e l’idea di salire a Covignano, la prima collina nelle immediate vicinanze, è impensabile.

  58. va anche detto che in città lo strappo è al massimo il cavalcavia, e non mi sembra uno sforzo particolare affrontare un cavalcavia senza marce :)

    diversa è la collina. io abito a Rimini e l’idea di salire in fissa a Covignano, la prima collina nelle immediate vicinanze, è impensabile.

  59. Art. 68. Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi.
    “Nuovo codice della strada”, decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni.

    TITOLO III – DEI VEICOLI

    Capo II – DEI VEICOLI A TRAZIONE ANIMALE, SLITTE E VELOCIPEDI

    Art. 68. Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi.

    1. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché:

    a) per la frenatura: di un dispositivo indipendente per ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote;

    b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello;

    c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati.

    2. I dispositivi di segnalazione di cui alla lettera c) del comma 1 devono essere presenti e funzionanti nelle ore e nei casi previsti dall’art. 152, comma 1.

    3. Le disposizioni previste nelle lettere b) e c) del comma 1 non si applicano ai velocipedi quando sono usati durante competizioni sportive.

    4. Con decreto del Ministro dei lavori pubblici sono stabilite le caratteristiche costruttive, funzionali nonché le modalità di omologazione dei velocipedi a più ruote simmetriche che consentono il trasporto di altre persone oltre il conducente.

    5. I velocipedi possono essere equipaggiati per il trasporto di un bambino, con idonee attrezzature, le cui caratteristiche sono stabilite nel regolamento.

    6. Chiunque circola con un velocipede senza pneumatici o nel quale alcuno dei dispositivi di frenatura o di segnalazione acustica o visiva manchi o non sia conforme alle disposizioni stabilite nel presente articolo e nell’articolo 69, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 24 a euro 97.

    7. Chiunque circola con un velocipede di cui al comma 4, non omologato, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168.

    8. Chiunque produce o mette in commercio velocipedi o i relativi dispositivi di equipaggiamento non conformi al tipo omologato, ove ne sia richiesta l’omologazione, è soggetto, se il fatto non costituisce reato, alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 419 a euro 1.682.

  60. Ue regà ho una domanda fondamentale
    1-ho solo 13 anni e sono anche abbastanza magro però con la mia bici da corsa macino kilometri, domani avevo intenzione di convertirla in fissa portandola a far togliere i cambi e mettendo il pognone fisso
    Secondo voi chiunque è in grado di skiddare? (Ovviamente dopo molto allenamento)

  61. skiddare è alla portata di tutti, non ci vuole neanche troppo allenamento. basta guardarsi un paio di video che insegnano a farlo su youtube (il trucco, in sostanza, è che per bloccare la ruota la gamba deve essere tesa, e appoggiarsi e far leva sul manubrio). mai sperimentare in strada: si fa un bel po’ di esercizio in un luogo senza auto (cortile, parcheggio) e indossando il casco, i guantini imbottiti e magari le ginocchiere.

  62. Complimenti, bell’articolo!
    Mi segno il tuo blog perchè questo inverno ho intenzione di costruirmela una fixed… :)

  63. Ciao a tutti la mia bici e una28 da corsa con freno pedale senza marce a ruota libera ma purtroppo le salite sono un incubo sicuramente la bici e bella da vedere così pulita e semplice vorrei montare le marce che dite se le montassi solo dietro eliminando il freno pedale ? Ciao Mimmo

  64. Gentile Vanz,

    ho appena letto questo articolo che ho trovato molto interessante e chiaro, i miei complimenti per la semplicita e chiarezza . Detto ció anche io come molti, portato dalla curiosita, sarei intento a provare la scatto fisso, personalmente ne vengo da MTB – FR – DH , ma in citta sono telai un “po” pesanti e fuori luogo. Vorrei avvicinarmi alle fisse solo per l esclusivo spostamento in pianura . Ho seguito e cercato le state bike from US-UK , molto belle di linea, design e dettagli ottimi prezzi , ma per un neofita volevo spendere qualcosa di meno , iniziare a far pratica con qualcosa di piu semplice e economico , su internet mi sono imbattuto in queste http://www.margotcycling.com , capisco che non sono il top , ma per un principiante del fixed le consiglieresti date quei materiali e caratteristiche ?

    grazie in anticipo per la cortesia .

    Luca

  65. Ciao Luca. Non sono abbastanza competente per darti un’opinione informata sulle bici che indichi. Non me ne intendo di materiali e componenti. Posso solo dirti che il mio criterio principale in fase di scelta della bici sono il compromesso tra prezzo e leggerezza (più leggero=meno fatica=più caro) e la durata.

    Per la mia esperienza di solito vale la pena di spendere quei 200 euro in più – se uno li ha, beninteso – per una bici di qualità che duri nel tempo: premesso che salvo incidenti qualunque telaio dovrebbe essere utilizzabile in teoria a vita, spendendo di più la differenza di durata della bici completa può essere persino di dieci anni.

    Ciònonostante, uno deve fare con quello che gli piace e si sente di spendere. A me sembra che presentazione e dettagli tecnici di quel sito siano completi e professionali. Poi semmai potrai cambiare i componenti a piacere, l’unico che non cambi è il telaio in acciaio. Che come peso mi sembra comunque accettabile (solo 2 kg più della mia, che è in alluminio).

    L’unica cosa del comprare online è che non puoi provare la bici e questo è un rischio: se intendi usarla per tratti lunghi il comfort della misura e della geometria giusta è importante.

    Inoltre: considera bene se quello è il tipo di manubrio che ci vuoi, o se fa per te uno drop down da corsa o uno a corna di bue da fissa urbana. Nel caso, chedigli di cambiartelo. Sul resto (sellino, pedali) vedrai poi.

  66. ottimo articolo, hai saputo trasmetterci tutto sia sicurezze che timori e con la giusta emotività. Ci sto pensando anche io alla fisso però ho letto che ci sono anche dei modelli con il contropedale ma forse è proprio il movimento che dici tu per rallentare o frenare? Credo che il solo contropedale come sistema di frenata mi darebbe maggiore flessibilità nella pedalata nel senso che potrei anche smettere di pedalare (magari in discesa o curva) e non necessariamente pedalare sempre. So che ci si abitui a tutto ma non sarebbe meglio con il freno a contropedale puro? Grazie

  67. non è la stessa cosa: il contropedale è un tipo di freno, applicato a bici che sono comunque a ruota libera, che risiede nel mozzo e si aziona con i pedali, ma è ancora meno modulabile della ruota fissa. la differenza tra contropedale e ruota fissa la spiega bene qui: http://bicifissa.blogspot.it/2008/01/freno-contropedale.html

    la soluzione migliore non esiste: dipende da ciascuno. io consiglio di acquistare una bici con la ruota posteriore con entrambi i meccanismi, fisso e libero, così da scegliere quale sia migliore per sé.

  68. ciao ragazzi. ho trovato questo sito che sembra avere ruote sia a contropedale che a scatto fisso (ruota libera + pignone fisso).
    http://ricambibici.com/
    i prezzi mi sembrano buoni, così come la scelta dei prodotti.. che ne dite dei prodotti? cosa mi consigliate per creare una bici da città veloce scorrevole, ma anche comoda?

    1. Ciao, si te lo consiglio decisamente.
      in questa sezione http://ricambibici.com/crea-la-tua-bici-fixed trovi tutto per costruirti e personalizzare la tua bici come vuoi. Dal telaio, alle ruote, al manubrio, alla sella etc.
      Per una bici da città scorrevole, ti consiglio le ruote flip flop a soli 89 euro http://ricambibici.com/ruote-fixed-28-cerchi-40-mm-rosse.html così puoi andare sia a ruota libera che a scatto fisso puro. Poi ti consiglio una guarnitura con 46 denti, il che comporta un buon compromesso tra velocità e agilità http://ricambibici.com/guarniture-fixed-urban-46-denti-rossa.html. Il manubrio infine, ti consiglio il corna di bue.. comodo bello e va un sacco di moda..http://ricambibici.com/manubrio-fixed-single-speed-alluminio-nero-corna-di-bue.html
      Buon divertimento ;)

  69. Non so darvi consigli sui singoli modelli da acquistare, non me ne intendo abbastanza da valutarli in tutte le loro componenti. Vi consiglio solo di stare attenti ad acquistare online perché non solo le bici hanno le misure come i vestiti, ma come le scarpe uno secondo me dovrebbe “sentirsele” addosso. Per il resto, se è la prima fissa, posso solo consigliare di comprare una bici flip flop, cioè la cui ruota fissa possa essere trasformata in ruota libera semplicemente girando la ruota posteriore. In questo caso se a uno non piace la ruota fissa può cambiare in libera.
    E non togliete i freni: vedo troppa gente in giro senza freni, che se un auto le taglia la strada non riuscirà mai a fermarsi in tempo.

  70. ciao ragazzi, ho letto l’articolo e buona parte dei commenti. trovo che il tutto sia estremamente costruttivo e utile per chi come me si vuole avvicinare al mondo dello scatto fisso. premetto che le mie conoscenza sono limitate, in più ho intenzione di iniziare da un modello che non superi un determinata cifra(250 max 300€). ho provato a farmi un’idea recandomi dai rivenditori più vicini a me. per quanto riguarda la scelta del modello ho molta confusione, soprattutto dettata dalle mie carenti conoscenze. tra queste ci sono: alpina strighetto; mbm unit; jumpertrek polo fixed. questi sono gli unici modelli disponibili a quel prezzo nei pochi rivenditori visitati.
    infine c’è questo modello che ho trovato su ebay, vi posto il link http://www.ebay.it/itm/BICICLETTA-SINGLE-SPEED-SCATTO-FISSO-FIXED-BICI-BIKE-PISTA-MARRONE-FLY-05-/111536715236?pt=LH_DefaultDomain_101&hash=item19f81b35e4
    spero di ricevere tanti consigli sufficienti per fare questo acquisto.
    vi ringrazio in anticipo. Mario

  71. mi sfogo su questo blog, e ovviamente il commento può essere eliminato. innanzitutto non capisco perché skiddare e altre cose italianizzate brutalizzando una bella lingua come l’italiano. Poi sempre il voler creare distinzioni e voler creare gruppo e discriminazioni… Tutta la mia momentanea rabbia perché?!? perché ieri un personaggio non identificato ha skiddado mentre passavano i corridori del giro d’italia facendoli cadere (andavano a 60km/h) con conseguenze anche piuttosto gravi (rottura di ossa e ritiri). Cos’era? voglia di dimostrare che la fixed va veloce come le bici “normali”? che lui va forte come i dopati e commerciali? skiddare….. ma se uno ti skidda e ti viene addosso? la voglia di essere diversi… no. Mi dispiace, la voglia di essere diversi è un’altra cosa, questa è voglia di apparire, il problema è che in una società così globale per apparire devi fare cose stupide. Pensate a quel ciclista, ok sarà dopato e lo fa di professione, che fin da piccolo sognava di essere lì, ed il suo sogno viene interrotto da uno che ti skidda così.

  72. Però stai mettendo insieme cose molto diverse, Emanuele: una cosa è la critica di sicurezza a chi va in giro del tutto senza freni, che appoggio (infatti nel pezzo consiglio di tenerli), un’altra è la critica, altrettanto condivisibile, a un pazzo che interrompe il giro d’Italia. Ma è, appunto, un pazzo: non ho letto la notizia ma da come lo descrivi quello è un problema, semmai, di disturbo mentale o di criminalità, oltre che di misure di sicurezza, ma cosa c’entra con il tipo di bici? Sono sicuro che non ti verrebbe mai da affermare che il pilota suicida Germanwings rappresenta tutti i piloti di aereo, o che quello che ha fatto è colpa del Boeing che pilotava. Una bici è uno strumento come qualunque altro, la responsabilità è personale e sta in come la usi: quello che ha interrotto il giro avrebbe benissimo potuto farlo con una ruota libera: cosa cambia?

  73. Utilissimo articolo. Grazie mille all’autore. Ero proprio alla ricerca di queste informazioni. :)
    Sono anni che non uso una bicicletta, ma sono ancora giovane e penso che riuscirò a cavarmela. :)
    Mi sono innamorato del design di queste biciclette e da qualche settimana sto controllando i prezzi in giro.

    Se puoi rispondermi, vorrei chiederti quanto secondo te vale la bici che Unieuro stava regalando fino al mese scorso. Sicuramente l’avrai vista. Se non ho capito male è una scatto fisso con la possibilità di trasformarla in scatto libero.
    Unieuro nel volantino dichiarava che vale 300 euro. Mentre ora moltissima gente la sta rivendendo per un prezzo dai 130 ai 250 euro.

    Secondo te quanto vale?? Ti sembra una buona bici??

    Grazie mille in anticipo
    A presto

    Maurizio

    http://bike-blog.it/ottima-offerta-da-unieuro-spedi-almeno-399e-e-ti-regalano-una-bici/

  74. Ciao Maurizio. Non mi intendo abbastanza di materiali e componenti per valutare il valore reale della bici di Unieuro, ma la prima risposta alla tua domanda potrebbe essere: una bici è una bici, se la provi e ti piace e il prezzo ti sembra ragionevole, comprala. Poi ho criteri che valgono per me e solo per me, tipo che cerco di comprare solo bici che posano durare nel tempo, quindi con componenti e telai di ragionevole qualità, per le quali tendo ad avere un budget minimo, ma ciascuno decide qual è il minimo/massimo che è disposto a spendere.

    Le bici Unieuro le ho viste in giro e ho trovato divertente il fatto che mi sembra che nella maggior parte dei casi il manubrio a corna di bue sia montato con troppa inclinazione in alto, quasi come se fossero i famosi “spinaci” che si mettono di solito sulle MTB. In ogni caso è una flip flop e se non ti piace a fissa puoi rimettere la ruota libera, e questa è una comodità.

    1. Grazie mille per la risposta. :)
      Verissimo! Le corna all’insù le trovo stupende. :)

      Grazia ancora
      A presto
      Maurizio

  75. Ottimo articolo…di quelli veramente ricchi di informazioni…
    Per il resto per chi volesse spendere una cifra ragionevole .vi consiglio FBT fixedbiketop con tanto di configuratore.
    Prezzi e qualità.
    che ne dici di proporci un banner in questo blog?

  76. sono state scritte tante cose, in buona parte tutte condivisibili. Complimenti a te sprattutto per la moderazione con cui hai gestito le risposte.ai commenti. Credo che non esista mai una opinione giusta ed altre sbagliate, in quanto lo stesso argomento può essere analizzato da svariati punti di vista, ed, in questo caso, possono essere molteplici: tecnica, estetica, allenamento, sicurezza, ecc. Nel caso specifico, ritengo che l’ideale sia avere più biciclette con caratteristiche diverse, in modo da poter utilizzare quella più adatta a seconda delle circostanze e nel modo più approriato. La mia fissa, ad esempio, nasce intorno a due ruote da pista (campagnolo c record) che mi hanno regalato, aggiungendo telaio e componenti vari, con un risultato tecnico ed estetico molto soddisfacente. La uso quando mi va di pedalare nel modo che tu hai descritto e, perchè no, quando vonglio avere un mezzo singolare e bello esteticamente. Fuori strada uso la mia MTB e in starda la mia BDC, adatta e sicura per tutte le pendenze..

  77. Ciao, sono capitato sul tuo articolo per puro caso cercando tutto altro,
    uso da c.a. 3 anni le bici a scatto fisso (anche se le mie sono vere bici da pista) le uso in moltissime situazioni: in città (con parecchi sali/scendi), per giri extraurbani in giornata (anche di 150/200 Km con 3/4000 metri di dislivello), viaggi (l’ultimo Tirana – Trieste di 950 Km in una settimana), in pista, halleycat e criterium e partecipando a gare da BDC (cronoscalata e graffando principalmente).
    Giro praticamente sempre senza freni (tranne nelle gare per bcc dove monto quello anteriore) e posso assicurarti che mi trovo a rischiare di più quelle poche volte che riprendo in mano la bici da corsa, i motivi sono principalmente 3: quando ti abitui ad usare lo scatto fisso sei più veloce a contrastare la pedalata rispetto a cercare i freni sul manubrio, secondo che la bici a scatto fisso richiede un’attenzione costante mentre con la bici a ruota libera è più facile distrarsi e terzo che in discesa, dovendo tenere sempre la bici sotto controllo, non raggiungi mai le velocità della bdc.
    Volevo poi sfattare ancora un paio di luoghi comuni:
    – le salite si affrontano anche con le bici a scatto fisso e solitamente noi fissati, a parità di allenamento, saliamo più velocemente di chi sale in bdc;
    – la bici a scatto fisso deve costare poco, non è vero, se vuoi una bici di buona qualità devi essere disposto a spendere comunque delle cifre importanti, un telaio di buona qualità costa dai 500 ai 1000 euro (senza esagerare), delle buone ruote più o meno uguale, una guarnitura dai 150 ai 300 euro, ecc…
    – il pericolo di toccare con i pedali è veramente minimo, le guarniture pista solitamente hanno le pedivelle più corte ed i telai specifici per scatto fisso hanno il movimento centrale più alto, io ho toccato solo una volta in gara a velocità molto sostenuta su una curva secca (per fortuna non sono caduto ma solo tanta paura).

    i miei commenti non vogliono assolutamente essere polemici ma spiegare che se si usa in modo serio anche la bici a scatto fisso ha molti usi.

    ciao

  78. Grazie per la tua testimonianza, Leo, che sono sicuro sarà utile a tutti.

    Trovo del tutto convincente il tuo commento, forse l’unico punto su cui ho qualche dubbio residuo è sull’efficienza della frenata. Continuo ad avere la sensazione che per quanto la fissa consenta di inchiodare la ruota posteriore e a basse velocità anche modulare la frenata o il rallentamento, in caso di frenata di emergenza in contesto urbano il doppio freno tradizionale resti più efficiente, e consenta di fermarsi in uno spazio inferiore.

    Per quanto uno possa essere abituato e allenato in fissa, due freni che agiscono su due ruote mi sembrano più efficienti del blocco di una ruota sola (nella frenata di emergenza con la fissa non è possibile evitare il blocco della ruota posteriore, con slittamento e conseguente aumento dello spazio di frenata). Resta comunque una scelta individuale :)

  79. Ho letto con interesse, giro su scatto fisso da quattro anni circa, e mi diverto a convertire bdc (per lo piu quelle in acciaio obsolete) in bici a scatto fisso, visto che, come ha detto propriamente qualcuno: i telai da pista veri e propri, vedi le geometrie, i materiali, le tolleranze, costano un botto e mezzo.
    Mi trovo estremamente d’accordo con chi usa entrambi i freni, specie il freno dietro, eh si, perchè la fissa con un rapporto giusto, abbastanza agile, poniamo 42-16 o 48-18 ti permette di affrontare (pestando) salite e discese fino al 15%, momento in cui non è tanto la spavalderia di qualche purista brakeless sub-urbano a permetterti di procedere, entra in gioco la fisica degli elementi, non la moda, no, nemmeno l’essere gradassi e saccenti, no, nemmeno i kw di chiappucci in forma, nemmeno, ci sono 3 elementi incontrastabili:
    1- bruci un pneumatico a settimana, se non lo cambi, buchi.
    2- anche se sei iperfigo, preparato, e hai l’agilità di Brumotti, hai max 2 posizioni sui pedali per incominciare a frenare, o col piede dx dietro o col sx dietro, il che significa che se l’ostacolo ti si para davanti all’improvviso, prima ti di incominciare la tua leggendaria skiddata fra i fragorosi applausi del pubblico, devi avanzare ancora un metro circa per portare i pedali in posizione, metro che potrebbe coincidere con un cofano.
    3- lo spiegano bene quelli che costruiscono gli abs per le auto e le moto, la gomma inchiodata (skid nella fixie) ha una frenata ben piu lunga di una gomma che mantiene aderenza, e la cosa potrebbe evitare la fine di cui al punto 2.
    Ironia a parte, skiddare è molto divertente, insieme al surplace e a fare le penne (quelle mi riescono maluccio) ma io ho scelto lo scatto fisso e non riesco a tornare indietro per la maggiore fluidità della pedalata, il maggior controllo del mezzo, e il maggior legame con il mezzo e la strada, non per risparmiare le ganasce dei freni, buona pedalata a tutti.

    1. Certo che con un 42-16 ti voglio vedere su per il 15% di pendenza. Lo dico per esperienza: qui a Trieste di salite ce n’è tante e ti assicuro che anche allenato su un 15% duri 50m, 100m se sei una belva. Buone pedalate

      1. Certo certo, parlavo di strappi appunto, strappi da 100-200 metri circa, infatti, qui in liguria sono frequenti strade (tipo quella che collega Pontedassio a frazione monti) con circa 500 metri di dislivello in 5km circa (10% in media, alcuni punti piu teneri, altri da visioni mistiche tipo fantozzi), che restano comunque molto più delicate del vostro terribile Monte Zoncolan! In queste situazioni la fatica lancinante della salita lenta e traditrice lascia spazio al terrore della discesa a rotta di collo, goderla con lo scatto fisso per me ha un che di stupidamente eroico, vittorie di pirro per un debole amatore come me, Forstermann se ne farebbe un baffo.

  80. Bello l’articolo, io costruisco bici e di fisse ne ho fatte un poche e ora mi sto facendo un telaio pista per me (e ci girerò con il monomarcia a ruota libera). Devo dirti che nonostante io sia un ciclista che gira solo in bici (ho venduto macchina e scooter perchè non mi servono più), non riesco ad abituarmi a quel senso di ansia che mi trasmette l’aver i piedi fissati ai pedali in città. Ovvero i pedali a sgancio rapido li uso nelle lunghe gitarelle che mi sparo i week end (eh si, di bici ne ho tante e mi piace usarle tutte), ma in città…santo dio mi sembrano una pazzia. E beato te che non sei caduto…io i primi giorni di fissa sono finito per terra un paio di volte, da scemo tra l’altro e con i piedi attaccati ai pedali. Scene agghiaccianti. Presumo comunque che fosse stato dovuto al fatto che nel mio cervello non era ancora scattato l’automatismo necessario ad una pronta risposta, ma, ecco, sgusciare nel traffico non so, non l’ho trovato affatto comodo.
    Infine, quando dici che sul bagnato la frenata è più efficiente…che cosa intendi? Io penso sia esattamente il contrario, ma magari è un altro segreto delle fisse che io non conosco.
    In ogni caso la bici è come la donna: a qualcuno piace bionda, a qualcuno mora, a qualcuno non piace. E’ un mondo bellissimo.

  81. onestamente, Jules, mica mi ricordo cosa intendevo, affermando che sul bagnato la freta è più efficiente. forse che con i freni tradizionali tendi a bloccare le ruote, mentre con il freno a pedale riesci a modulare meglio l’intensità di frenata. ma il pezzo è ormai di quasi 3 anni fa e non mi ricordo più cosa intendessi :)

    sulle fasce ti rispondo, invece: le prime volte son caduto anch’io con i piedi legati, poi dopo un po’ acquisisci la pratica sia a sfilarli molto rapidamente che a prevedere quando avrai bisogno di avere il piede libero (in bici, in generale, la prontezza e la previsione con anticipo di cosa può accaderti sono molto preziose in città).

    una pendenza moderata (cavalcavia, ecc) si fa senza lamentarsi troppo, quando capita, ma non è il genere di cosa che vuoi dover fare tutti i giorni :)

    poi, se vogliamo, tradizinalmente una delle città d’elezione della fissa sarebbe san francisco, che è collinare e ripida, ma diciamo che se puoi la collina la eviti :)

  82. Vanz, solo oggi leggo il pezzo e i commenti. Il primo lo trovo equilibratissimo, di buon senso, ben scritto in un ottimo italiano. Poi i commenti. Mi lasciano sempre esterrefatti gli interventi di quelli che non so come definire, se troll, flamer o semplicemente rappresentanti di quella deprecabile specie che crede di avere la verità in tasca e tratta con sufficienza, per non dire disprezzo, quelli che non la pensano al 100% come loro. O semplicemente si divertono ad attaccare per il puro gusto di provocare reazioni. Gente che su Internet riesce a trovare un autocompiacimento che altrove non gli è concesso. Bravo anche per come hai trattato questi personaggi di dubbio spessore. Ah, per la cronaca: anch’io ogni tanto vado in fissa, ho quasi 50 anni e nessuna velleità di essere “figo”. Ho solo il freno anteriore e non skiddo, al massimo rallento contrastando l’inerzia. Mi piacciono le sensazioni “crude” della fixie, ma non ne faccio una religione, come mi sembra non faccia nemmeno tu. Buone pedalate.

  83. Ciao, mi sto informando parecchio ma continuo a non trovare un cambio (la sto montando pezzo per pezzo) doppio, ciò significa che con una leva puoi facilmente passare al cambio libero o a quello fisso… (monomarcia) lo avevo visto in una bici tempo fa ma su internet non la trovo! ne sapreste qualcosa?

  84. Ciao. A quanto ne so io normalmente lo scatto fisso è un collegamento diretto tra movimento centrale e ruota che non prevede l’uso del cambio. Molte fisse hanno la ruota posteriore dotata di pignone reversibile che permette di passare da ruota libera a fissa, ma non mi risulta che siano compatibili con un cambio (che prevede un deragliatore, un tendicatena, tutto un altro sistema).

  85. Ciao a tutti, se può essere utile, vorrei raccontare in breve la mia esperienza.
    Sono sempre stato un minimalista, in tutto.
    Uso talmente poco la macchina che a volte non ricordo dove l ho parcheggiata e se ho ancora benzina. Ho trovato questo articolo molto interessante e scritto da una persona che, per prima, non si professa come professionista del tema.
    Sono un musicista ed insegnante. Da sempre mi muovo quasi solo in bicicletta, da 15 anni con delle mountain bike ma, devo dire queste scatto fisso hanno attratto la mia attenzione, finchè, un amico me ne ha prestata una pe un mese.Sono partito in quarta, recandomi subito al lavoro (25 km andata e 25 ritorno) subito in scatto fisso.Beh, io non skiddo, ho solo il freno anteriore. Beh, me ne sono comprata una. Ora pedalo solo in scatto fisso. Non so cosa sia successo ma, davvero quando sono risalito sulla mia mtb ho avuto una sorta di delusione. Si, sono d accordo con chi dice che con la fissa si ha piu il contatto con la strada, si ha piu controllo e, una cosa che mi fa impazzire, è minimale…Niente cavi, cambio, niente di niente. In città trovo sia il miglior mezzo, senza ombra di dubbio.Leggera e maneggevole, ho segato il manubrio a 47 cm e passo dove non passavo nemmeno a piedi.
    Ne sono entusiasta. Non ho mai avuto problemi nelle discese, lascio “morbide” le gambe.. unico cosiglio che mi sento di dare a chi inizia è quello di lasciare almeno il freno anteriore. Poi…poi sarà una droga.
    Voleva solk essere la mia modesta esperienza, grazie per lo spazio. H

  86. un solo commento per chi si imbattesse in questo articolo, interessante e corretto.

    ho corso 20 anni con freni a bacchette, ho un paio di fisse, (non mi interessano trick, track, balli, abilità, mi piace proprio sentire la bici ch va veloce come dico io, e non so perchè mi stanca meno della ruota libera) e un paio di contropedale (le famose cruiser beach).

    viene riportato un articolo dove si parlerebbe della differenza di frenaa tra fissa e contropedale… a parte che il paragone è improponibile, nell’articolo si legge una cosa scorretta: “La frenata non è in alcun modo modulabile, per cui: o frena oppure è libero, non è possibile controllare la velocità rallentando gradualmente come succede col fisso o con qualunque altro sistema frenante.”

    chi l’ha scritto, oltre che antipatia verso il contropedale, dimostra di non conoscerne il funzionamento. mette una foto di un freno aperto, ma evidentemente non ci ha mai guardato dentro.

    perchè diversamente avrebbe capito (il funzionamento è intuitivo) che il contropedale è un freno modulabile proprio perchè è stato costruito così.

    non capisco poi l’odio che hanno i fissisti per il contropedale quando le biciclette path racer nascono… con il contropedale.

  87. Leggendo il tuo articolo mi sono deciso a comprare una fissa (Cinelli Mystic).
    E’ bellissima, ma come descritto già nell’articolo non è facile adeguarsi a una fixed.
    Dopo il primo giro volevo rivendermela :D
    Ma ho intenzione di insistere. Perché? Non lo so! Ma credo che sia per lo stesso motivo per cui l’hai fatto tu (emotività).
    Per quanto riguarda i freni. Skiddare non lo trovo, per ora, affatto comodo né pratico, ma col tempo chissà…
    Comunque sono daccordo con te che i freni è meglio averceli: se li hai puoi scegliere di non usarli, ma se non li hai… aiaiaiaiaiaiaiaiiiiiiiiii
    Grazie, a presto.

  88. Ciao Vanz, se avevo qualche dubbio sulla “scatto” il tuo post mi ha illuminato.
    Mi voglio regalare una bici ma la voglio prima di tutto simbolo di bellezza, design leggera, diversa, unica, da ammirare e si anche “fignetta”.
    Sono di Como, anche io, con l’intenzione di farne un uso “cittadino”, venivo sconsigliato da tutti perché…qui ci sono sali e scendi e pendenze, perché…pericolosa, perché…senza freni, perché…faticosa.
    E invece il tuo commento non fa che convincermi che sia la scelta giusta: sarà libertà di fare quel che voglio e di far una nuova esperienza (e di farmi le gambe!).
    La scelta cadrà probabilmente su una Bianchi Pista Steel perché bella, di un nome di tradizione, con i freni (che potrò poi smontare).
    Grazie, Luca.

  89. Sono un ciclista “classico” e devo ammettere che ho sempre pensato che, al di fuori di un velodromo, le bici a scatto fisso fossero bici “da pirla”.
    Insomma, avevo il dubbio!
    Dopo aver letto il tuo interessantissimo articolo e aver scoperto che hai avuto momenti “WTF” e che la tua bici non slitta ma “skidda” il dubbio me lo sono tolto. Si, le bici a scatto fisso sono “boco da pirla”

    1. Lieto di aver potuto contribuire a farti sentire superiore, Max. Se è quello che ti dà forza nella vita, chi sono io per privartene?

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